Testa Ferma (parte 2)

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Testa Ferma (parte 2)

Abbiamo visto i danni che “tenere la testa ferma” può causare nel movimento di backswing, ora, come promesso, andiamo ad analizzare quello che tale imposizione può causare nel momento in cui torniamo a colpire la palla. La genesi del mito del “tenere la testa ferma” deriva dal retaggio lasciatoci dai primi fermo immagine pubblicati degli swing dei grandi campioni al momento dell’impatto in cui tutti avevano lo sguardo rivolto sulla pallina.

Questo ha dato vita alla nefanda tradizione della “testa ferma” come soluzione ad ogni male. Purtroppo, quelle foto sono fuorvianti perché congelano il giocatore in una posizione statica mentre lui invece sta eseguendo un movimento, perciò quella posizione non è vera. L’arrivo delle nuove tecnologie e dei nuovi sistemi di analisi dello swing ci ha permesso di capire che nessun top player parte con l’idea di bloccare il suo sguardo sulla palla perché questo limiterebbe la possibilità di rotazione dei suoi fianchi e delle sue palle e quindi la distensione delle braccia al momento dell’impatto.

Come potete vedere dalla “T” rossa posta sul cappello del giocatore la sua testa ruota insieme al corpo durante l’attraversamento del bastone. Inchiodare la testa sulla palla fa rallentare drasticamente la velocità di rotazione del corpo e conseguentemente anche quella della testa del bastone ecco perché sembra, e ripeto sembra, funzionare nel periodo in cui siamo fuori palla, ma è solo un palliativo e ha valenza solo perché riduce drasticamente la velocità dello swing e allora, anche una macchina con un problema al motore sembrerà funzionare meglio se andiamo piano. Bloccare la testa sulla palla in realtà farà peggiorare di molto il vostro swing creando dei problemi molto più fastidiosi. Eccone uno.

A sinistra possiamo vedere una testa perfettamente ferma creare un blocco nella rotazione del corpo e, di conseguenza, costringere il braccio sinistro in una oscena posizione di “ala di pollo”. A destra, invece, possiamo notare, guardando la visiera del cappello, come la testa del giocatore abbia ruotato insieme al corpo permettendo alle braccia di prendere la miglior velocità possibile e quindi di rimanere distese. Smettete di tenere la testa ferma e venite a capire grazie al K-Vest come ottimizzare la vostra rotazione del corpo. Vi aspetto.