Che cosa possiamo imparare dal gioco di Dechambeau?

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Che cosa possiamo imparare dal gioco di Dechambeau?

Da ogni giocatore di torneo possiamo imparare qualcosa e anche da Brayson, secondo me, possiamo carpire degli spunti per migliorare il nostro gioco. Sicuramente la cosa che non possiamo sperare di riuscire a copiare è il modo in cui colpisce il drive, dovremmo fare troppa palestra e cambiare radicalmente il nostro stile alimentare senza per altro essere certi che tali sforzi ci portino a far andare la palla così lontana. Quello su cui volevo attirare la vostra attenzione è il modo in un cui DeChambeau muove il putter. Prima di tutto vediamo che tipo di putter usa. Ne ha scelto uno molto più lungo del normale perché ha bisogno di far appoggiare la parte eccedente del grip sull’avambraccio sinistro così da creare un corpo unico tra braccio e putter.

Passiamo ad analizzare la posizione di partenza nella quale è evidente la distensione delle braccia che vanno a formare un triangolo con la linea delle spalle. Questa posizione è stata attentamente studiata con il suo consulente biomeccanico Chris Cuomo proprio per ottenere il tipo di swing che Bryson vuole mettere in atto, cioè un movimento gestito esclusivamente dai grandi muscoli del torso senza che l’azione dei polsi intervenga in nessun modo a muovere il bastone. Come potete vedere anche dopo l’impatto le braccia sono rimaste distese e i polsi perfettamente fermi, in questa immagine qui si può apprezzare il generoso movimento della parte alta del corpo che ha portato la spalla sinistra a salire e la destra a scendere. Troppo spesso vedo giocatori che pregiudicano la loro possibilità di imbucare già dalla posizione di address, non impostano la giusta geometria nelle linee del loro corpo. Per fare un esempio la posizione che odio di più è quella in cui il giocatore si inclina con la schiena troppo verso il terreno trovandosi costretto a piegare le braccia all’altezza dei gomiti.

Da questa posizione, il più delle volte, il giocatore non avendo creato un triangolo corretto tra spalle e braccia ha come unica risorsa quella di muovere i polsi. I polsi sono il modo peggiore per muovere il putter perché la loro azione, che tanto ci aiuta nel gioco lungo per creare velocità, può in questo caso creare delle rotazioni della faccia del bastone aprendola o chiudendola e bastano anche pochi gradi per impedire alla palla di cadere in buca. Venite a provare una lezione di putter, con l’ausilio della tecnologia, Capto troveremo insieme la strada per metterci nella giusta posizione di partenza, far muovere meglio il nostro corpo e tenere i polsi più fermi così da mandare più palline in buca. Un drive da 370 yard non riusciremo mai a tirarlo ma mandare più putt in buca è alla portata di tutti. Vi aspetto.